Dato che è piuttosto lunga, questa recensione è stata
spezzata in due parti.
Dovevo scrivere questa recensione un mese fa, invece il
caso ha voluto che mi capitasse di rimandare, rimandare, rimandare... e a dire
la verità non è l’unica recensione che ho rimandato. Comunque è giunto il
momento di dare sfogo ai miei pensieri e di recensire una serie paranormal
romance di cui molto probabilmente avete sentito parlare. Nel caso non ne
abbiate sentito parlare, è molto probabile che abbiate trascorso la vostra vita
non sulla Terra bensì su Origine, il pianeta delle larve citato in un altro
romanzo di questa autrice.
...
...
Autrice?
...
...
Ho seri dubbi che una donna possa avere una visione della
donna come quella che la Meyer ci tiene tanto a trasmettere, ma prendiamo per
buona la sua identità.
Ebbene sì, sto parlando di Stephenie Meyer e la mia
maxi-recensione riguarda nientemeno che la serie di “Twilight”, uscita già da
alcuni anni, di cui sono stati prodotti anche millemila film (sono più dei
libri, per quanto questo possa essere inquietanti) il cui scopo era ovviamente
smentire le parole dell’autrice. Nei romanzi Edward Cullen viene descritto come
un ragazzo attraente, nei film... va beh, lasciamo stare, l’aspetto esteriore
di Robert Glitter Pattinson è irrilevante.
La serie è composta da quattro romanzi:
1) Twilight (tradotto:
Crepuscolo);
2) New Moon
(tradotto: Luna nuova);
3) Eclipse (tradotto:
Eclisse);
4) Breaking Dawn
(tradotto: Alma imminente).
Esiste uno spin-off, intitolato La breve seconda vita di Bree Tanner, del quale parlerò se avrete
abbastanza pazienza da aspettare il momento opportuno.
Le ragioni per cui l’ho letta, sono le seguenti:
- avevo bisogno di qualcosa da leggere in spiaggia e dei
malloppi di 500 pagine erano l’ideale per trascorrere una giornata;
- una mia amica, che li lesse prima che diventassero un
fenomeno di portata internazionale, me li ha prestati;
- avere letto “Twilight” è il modo migliore per rendersi
conto di quali romanzi o serie urban fantasy siano una sua scopiazzatura.
Le copertine
Il mio primo pensiero, quando ho visto le copertine, è
stato “queste non c’entrano un tubo con la serie”. Invece mi sbagliavo: ho
avuto modo di leggere, con mia sorpresa, che le copertine hanno un significato
e, dato che il significato è più interessante della serie stessa, forse
è il caso di focalizzarci su di loro.
Secondo quanto dichiarato dalla Meyer:
- TWILIGHT: la mela, simbolo del peccato, rappresenta
l’amore proibito, in tal caso quello tra il vampiro glitter Edward e l’umana
Bella;
- NEW MOON: il tulipano rappresenta la sofferenza per
amore e il petalo che cade è Edward che a un certo punto se ne va;
- ECLIPSE: il nastro rappresenta la vita di Bella, che è
ancora legata, almeno in parte, alla sua natura umana per via dei legami
affettivi e familiari;
- BREAKING DAWN: le due pedine rappresentano la natura
umana (pedina rossa) di Bella e la successiva natura vampiresca (quella bianca)
che è alle porte.
La trama
È mia intenzione descrivere la trama nel dettaglio,
essendo questa serie talmente nazionalpopolare che, seppure non l’avete né
letta né avete visto i film, è molto probabile che la conosciate a memoria.
Quindi... let’s go! NB. Un po’ di sana ironia è d’obbligo.
In “Twilight”, primo romanzo della serie, facciamo subito
la conoscenza di Bella, una liceale che, dopo il matrimonio della madre, per
puro spirito di sacrificio decide di andarsene da casa sua, nonostante vada
d’accordo sia con la madre sia con suo marito, per trasferirsi a Forks, la
cittadina più piovosa degli USA, nella quale vive suo padre Charlie che, da
quanto si evince nel corso dei romanzi, nonostante viva da solo da quando la
madre di Bella lo lasciò subito dopo la nascita della figlia, non è in grado di
cucinare, pulire e fare il bucato, a cui deve pensare la figlia.
Quest’ultima è una ragazza molto sensibile ed empatica e lo mette in evidenza nel momento in
cui Charlie Swan le racconta che è riuscito a rimediarle un vecchio
fuoristrada, di proprietà del suo migliore amico rimasto paralizzato. Bella,
non facendo nemmeno una parola su quel poveraccio rimasto su una seria a
rotelle, si lamenta che il fuoristrada è vecchio.
Ma il lettore si dice “magari questa è solo la sua unica
lamentela”. Invece no! Bella si lamenta che nulla va come vuole lei, perché è
di carnagione troppo bianca, perché o suoi capelli sono troppo castani, perché
nel mondo in cui vive non esistono a quanto pare né le lampade né le tinture
per capelli, perché i suoi nuovi compagni di scuola la trattano bene anche
se lei è una musona, perché i suoi nuovi compagni di scuola sperano di ottenere
la sua compagnia anche se loro, a differenza sua, non leggono romanzi classici
e non sono avanti con il programma scolastico, perché i suoi nuovi compagni di
scuola dopo essere stati ignorati per mesi smettono di trattarla gentilmente e
prendono a ignorarla...
Comunque a scuola Bella nota seduti a un tavolo in mensa
un quintetto di studenti trasferiti lì da poco, tutti pallidi, con gli occhi
color ambra, che non mangiano mai. Si tratta dei Cullen: Edward lo stalker,
Alice l’ombra dello stalker, Rosalie la stronza, Jasper l’inutile e irrilevante,
Emmet l’altrettanto inutile e irrilevante...
Bella, che a quanto pare ha una passione per quelli che
non se la filano mentre ritiene inferiori tutti quelli che la invitano al ballo
scolastico (d’altronde ballare è un’attività che soltanto i comuni mortali
svolgono, non le perfettine musone come lei), si fissa con Edward, perché è
bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello,
perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha
una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella
macchina, perché ha tanti soldi, ecc... (e con questo passano circa un
centinaio di pagine di saghe mentali).
Il caso vuole che Bella, a una gita sulla spiaggia con i
compagni di scuola, mentre sta ignorando i compagni di scuola si ritrovi a
parlare con Jacob, figlio 15enne, peloso e iper-mega-palestrato del paralitico,
che le dice che secondo una leggenda locale i Cullen sono vampiri nemici
giurati degli indiani della riserva di La Push, che da vari decenni hanno
comunque fatto una tregua. DUBBIO ESISTENZIALE: ma i Cullen non si erano
trasferiti lì da poco? Va beh, non preoccupiamocene.
Bella naturalmente crede immediatamente alle parole di
Jacob, nonostante non ci creda nemmeno lui, fa qualche sogno premonitore, fa
qualche ricerca in internet (grazie al cielo non su Wikipedia) e si convince
che Edward è un vampiro. E infatti lo è, ma è un vampiro figo, ricco e
dolce(?), che l’ha sempre spiata entrando in casa sua di nascosto solo perché
lui la ama, quindi è un vampiro buono che mangia solo sangue animale e non
umano, nonostante non faccia altro che dirle di essere pericoloso (e con questo
le decine e decine di pagine di saghe mentali aumentano in modo esponenziale).
Alla fine però si convince, dato che Bella ha un odore molto forte (nel senso
che non si lava? XD) e quindi si mette insieme a lei, la bacia con le sue
labbra gelide, la fa volare per i boschi e le salva la vita innumerevoli volte,
dato che a Bella basta uscire dalla porta di casa per:
- essere coinvolta in incidenti stradali o rischiare di
essere investita;
- inciampare su qualsiasi cosa e, nonostante nella
maggior parte dei casi la gente normale se la cavi con lividi ed escoriazioni,
lei riporta quasi sempre delle fratture;
- essere avvicinata da qualsiasi genere di
malintenzionato, nei confronti del quale non tenterà nemmeno un vano tentativo
di autodifesa o di fuga.
Inoltre la porta a conoscere la sua famiglia di vampiri
che hanno rapporti incestuosi tra di loro (sono fratelli adottivi, ma pur
sempre fratelli) e Bella fa amicizia con tutti, perché loro a differenza dei
compagni di classe sono fighi e ricchi, quindi rientrano nelle sue simpatie
anche se non leggono romanzi ottocenteschi. La evitano solo Jasper, perché ha
paura di non riuscire a controllarsi, e Rosalie perché qualunque ragazza
americana che sia contemporaneamente bionda, magra, ricca e abbia una bella
macchina deve essere stronza.
Ben oltre la metà del romanzo la famiglia Cullen al
completo decide di dedicarsi al proprio hobby: una partita a baseball nel bel
mezzo del temporale! D’altronde che cosa c’è di più normale? Quindi decidono di
portare anche Bella con loro. Con le loro urla da stadio attraggono però un
gruppo di vampiri nomadi. Questi sono spettinati, indossano vestiti stracciati
anziché jeans di Armani, e non si spostano su delle Maserati ma a piedi o in
volo. La conseguenza lampante è che, non essendo dei fighi, sono cattivi.
Infatti i tre, James, Laurent e Victoria, decidono che vogliono mangiare Bella
e che per farlo sono disposti a tutto. Edward allora decide che Bella deve
scappare.
La fuga si svolge più o meno nella maniera seguente: in
piena notte Bella informa il padre che ha litigato con Edward e che quindi
vuole trasferirsi a casa della madre, mette le valigie in macchina e il padre
non batte ciglio.
Durante la fuga, qualcosa va storto: Bella infatti decide
di fare di testa sua e di consegnarsi, di fatto, nelle mani dei suoi
assalitori. A quel punto ci prepariamo per lo scontro con James e... Bella
riceve una botta in testa e sviene.
Si risveglia in ospedale, dove Edward la informa che
James è morto. Bella, nel frattempo, nello scontro s’è fratturata una gamba e,
dopo che James l’aveva morsa, Edward le aveva risucchiato fuori il veleno da
vampiro con la quale sarebbe morta.
Nel finale Edward convince Bella a vestirsi in modo
elegante, con tanto di tacchi nonostante abbia una gamba rotta, per farle una
sorpresa. Bella è convinta che la stia portando da qualche parte per morderla e
trasformarla in vampiro... e invece no! Edward la sta portando al ballo
scolastico, ma lui è figo e quindi può farlo.
“New Moon” parte con un’altra serie di saghe mentali che
s’interrompono nel momento in cui, in casa Cullen, Bella inciampa (stranamente
XD) e si ferisce con un vaso di vetro. Viene medicata dal dottor Carlisle,
padre adottivo di Edward, ma c’è un grosso problema: gli altri vampiri si
stanno trattenendo a fatica dal saltarle addosso.
Edward decide quindi di abbandonarla, cosa che costa a
Bella mesi e mesi di totale apatia, perché lei non ha interessi a parte Edward
e una volta che ha perso il suo fidanzato figo e ricco nulla ha più significato
per lei.
A quel punto Bella, dopo mesi e mesi di vuoto, decide che
diventerà una bad-girl e che farà cose folli per assaporare di nuovo il senso
della vita. Fa quindi qualcosa di estremo: compra una moto e decide di imparare
a guidarla (un giorno qualcuno mi dovrà spiegare perché in qualsiasi lettura
americana per adolescenti chiunque salga su una moto venga visto come un
criminale O.O), facendosi insegnare da Jacob, che nel frattempo scoprirà di
essere un licantropo come la maggior parte degli indiani di La Push, i cui
adolescenti palestrati hanno una crescita tale da far pensare che siano
imbottiti di steroidi.
Bella non è comunque lontana dai pericoli: Victoria e
Laurent la raggiungono e, se Laurent non venisse azzannato dal branco dei
licantropi, ancora una volta Bella sarebbe spacciata. Inoltre nel corso di
questo romanzo finisce al pronto soccorso innumerevoli volte, talmente tanto
spesso che ormai chi la vedeva passare per strada si dava una grattata di
testicoli tanto per sicurezza.
Le cose peggiorano quando
Alice , che ha doti di chiaroveggenza, si mette in mezzo: dopo avere
visto Bella tuffarsi da uno scoglio pensa che si voglia suicidare e decide di
avvertire Edward. Quest’ultimo, convinto che Bella sia morta, decide di voler
morire lui stesso, e siccome è immortale può morire soltanto ucciso: per
ottenere questo scopo gli basterebbe sfidare i Volturi, un clan di vampiri-mafiosi
che vivono in Toscana e da cui dipende il destino dei vampiri. Si esporrà
quindi al sole, mostrandosi nella sua brillantezza diamantata, e finirà
probabilmente al rogo.
Il problema è che il lancio di Bella era un divertimento
da bad-girl e che è ancora viva e vegeta. Scappa quindi in Italia insieme ad
Alice, per salvare Edward che stava per esporsi al sole, dopo una corsa contro
il tempo su una Porsche gialla rubata dalla vampira-veggente.
I Volturi vorrebbero uccidere Bella o almeno trasformarla
in vampiro, perché ha conosciuto il segreto dei vampiri e a loro la cosa non va
giù, ma Edward li rassicura: un giorno potrà farlo lui, anche perché quello è
il desiderio di Bella.
Dopo un finale a tarallucci e vino in cui tutti tornano a
casa vivi, accade però un grave
imprevisto: a quanto pare Jacob è il portavoce dei licantropi, e comunica a
Bella che, se uno dei Cullen ucciderà o trasformerà un umano, la tregua sarà
finita in quanto metterebbe la sua futura famiglia, i Cullen, contro quella del
suo migliore amico Jacob. Per Bella è una pessima notizia e soltanto il finale
del romanzo ci salva da ulteriori saghe mentali. Ma per questo c’è “Eclipse”...
Victoria ha deciso di vendicarsi di Edward, colpevole
dell’omicidio del suo amato già nel primo romanzo, eliminando Bella. Per questo
motivo ha un’idea brillante(?), che sarà svelata da Jasper (giusto per non
farci dimenticare che c’era anche lui): Victoria ha deciso di trasformare numerosi
umani in vampiri, facendoli diventare cosiddetti “neonati”, che seminano il
terrore a Seattle. I neonati, diversamente dagli altri vampiri, non sono in
grado di trattenersi di fronte al richiamo del sangue (i vampiri “adulti” che
si nutrono di umani, seppure non rinuncino al piacere del sangue, hanno invece
delle accortezze, come quello di non uccidere troppe persone nello stesso luogo
e di prediligere, eventualmente, i luoghi in cui è meno facile che le scomparse
saltino all’occhio), di conseguenza uccidono qualunque umano trovino sulla
propria strada, mettendo in pericolo il segreto dei vampiri, che i Volturi
custodiscono da secoli e secoli.
Questo ai Volturi non piacerà e quindi, non appena ne
verranno al corrente, provvederanno a recarsi dall’altra parte dell’oceano per
fare piazza pulita. La genialità del piano di Victoria mi sembra alquanto
discutibile, ma lasciamo stare...
In ogni caso l’unico modo per abbattere i neonati sembra
essere un alleanza tra i Cullen e i licantropi (non prima di qualche centinaio
di pagine di saghe mentali di Bella, corteggiata da Jacob, di cui lei stessa è
innamorata, se non fosse che i vampiri glitter sono molto più fashion dei
licantropi e che non ha intenzione di abbandonare Edward)... e infatti alla
fine tutto si risolve: mentre Bella si fa una lunga serie di ulteriori saghe
mentali pensando a Edward e a Jacob, ma non al fatto che l’intera cittadinanza
rischia di morire dissanguata, sette vampiri e una mezza dozzina di licantropi
abbattono i rivali, proprio mentre sopraggiungono i Volturi, in tempo per
mostrare il loro grande senso della democrazia bruciando sul rogo l’unica
neonata che aveva deciso di arrendersi e di smetterla di cibarsi degli umani.
Si trattava di Bree Tanner, a cui è dedicato uno spin-off fortunatamente molto
più breve dei romanzi “ufficiali”, dal quale si evince che Bree non è poi così
intelligente, che il finale è scontato dato che si era già visto in “Eclipse” e
che questo romanzo non aggiunge nulla alla trama.
[TO BE CONTINUED...]
PARTE SECONDA: puoi leggerla QUI.
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